All’alba, i pensieri del mattino, fotografia e bambini. Le 6 del mattino. È una buon’ora per scrivere. Mati dorme, suo padre pure, stranamente, aggiungo, dato che alle 5.00, solitamente e letteralmente, i gatti lo spingono giù dal letto. Ho iniziato a sistemare la casa e a riflettere sulla fotografia, sui bambini, sulle pose e cose simili. Come sempre, come ogni giorno. Credo che la mia non sia una passione ma proprio un’ossessione!
Rifletti che ti rifletti non ho partorito niente di nuovo ma mi sono ribadita, convinta, che i bambini bisogna fotografarli come se fossero animali feroci nella Giungla …da lontano.
Fino ai 5 mesi puoi anche simulare una posa. All’inizio li adagi su qualcosa di morbido e a volte dopo un po’ di manovre e tanto caldo, riesci a farli addormentare in posizioni da contorsionisti. Dopo iniziano ad espandersi nello spazio, si muovono, tendono ed accartocciano in continuazione e allora si ricorre all’aiuto di contenitori , “distrattori” e braccia genitoriali. Dai 6 mesi ecco che inizia la preparazione fisica…iniziano a stare seduti, o ci provano, e come minimo rotolano sul tappetino. A questo punto la posa va bene, in braccio a mamma o papà ma per due scatti, dopodichè il bambino inizia a pensare che è capitato tra matti e lo fa giustamente capire. Vuole le sue cose, la sua mamma il suo papà con le facce normali, quelle di tutte di giorni, tenere e simpatiche, mica tirate a lucido.
Fino ai tre anni questa condizione peggiora in maniera esponenziale. Ti capitano bimbi che ti guardano come se avessero visto un alieno, fissano la macchina e pensano che vorrebbero averla tra le mani e smontarla, scaraventarla sul pavimento, distruggerla, mordicchiarla (sai i dentini), giocarci insomma, e allora la posa non ha più senso. A questo punto la mamma deve tornare mamma e il papà pure. Tonare a giocare, fare il solletico, sbaciucchiare, rotolare, fare le linguacce, cantare, raccontare, come si spera facciano sempre, come piace tanto a me. Ed è mia opinione che, solo in questi momenti inizi il mio lavoro e si inizi a raccontare una parte della loro relazione, quella autentica e intima, quel momento della loro vita. Relazione che cambierà, migliorerà o peggiorerà ma sarà diversa perché i bimbi fortunatamente crescono e cambiano, come i genitori…smettono di essere bimbi e…inizieranno a posare!
Pensieri del mattino, fotografia e bambini
Daniela Katia Lefosse Photography © VENEZIA ITALY
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Comment
Ma che bello questo post, davvero! Ma perchè l’ho visto soltanto oggi?