Lei è mamma Aurelia, bellissima! Le mie mamme sono tutte belle, lo dico sempre, forse perché davvero le mamme sono tutte belle!
Per fotografarla mi sono portata dietro un po’ di cose tra cui questa vecchia macchina che oramai uso come giocattolo.
La bimba non ha dimostrato molto interesse per questo oggetto ma la mamma si. Ha simulato uno scatto alla sua bambina e quando ho visto questa immagine ho ripensato a molte cose.
Tra queste ho pensato all’importanza di fotografare. Le cose passano, cambiano, e la fotografia intrappola certe situazioni. Nell’ immagine fotografica si sa, tutto rimane uguale, per sempre. Ma questa è una banalità, lo sappiamo tutti da sempre, ma mi piace ricordarlo.
Poi ho pensato che io ho molte fotografie di me, da piccola. Io so benissimo come ero quando sorridevo, quando piangevo, durante il carnevale, al mio compleanno, quando ero, in montagna , come stavo col passamontagna, col vestito color sacco di iuta che mi facevano indossare per giocare nell’orto, che faccia avevo quando si andava a raccogliere i funghi, a far pic nic in campagna, quando a settembre si pigiava il vino.
Ho riguardato quelle fotografie un miliardo di volte, mi sono servite a capire come stavo, come si volevano bene i miei, come ci volevamo bene, quanto fosse bello essere in 5 e quanto ci tenesse mio padre a immortalare ogni cosa, quanto sapesse fotografare. Di questo a lui ne sono ancora grata e per questo lo amo di più e forse anche per questo mi ritrovo a fotografare.
Insomma fotografate, fatelo bene, fatelo ricordando che un giorno queste immagini restituiranno un momento che non c’è più.